1992 - 2022 L'anniversario della Strage di Capaci

Momento di riflessione, confronto e dibattito

strage capaci

"Erano quasi le 17:58 del 23 maggio 1992. Il giudice Giovanni Falcone, direttore degli affari penali del ministero di Grazia e Giustizia, era da poco atterrato all'aeroporto di Punta Raisi con la moglie Francesca Morvillo anche lei magistrato. Si dirigeva a Palermo con la sua solita scorta e il suo solito sorriso sul volto.

Tutto era tranquillo sull'autostrada Trapani-Palermo. Ma in un istante la croma marrone guidata dagli agenti della scorta salta in aria, investita da un'esplosione di 5 quintali di tritolo, e subito dopo anche l'auto del magistrato con accanto la moglie Francesca e dietro l'autista Giuseppe Costanza, rimasto vivo quasi per miracolo.

Un'esplosione radiocomandata da Cosa Nostra per uccidere 5 persone di grande coraggio e spessore. Nell'attentato di Capaci, insieme al giudice siciliano da tanti anni impegnato nella lotta alla mafia e alla moglie, rimasero uccisi anche tre dei sei agenti della scorta:

Antonio Montinaro 30 anni di Calimera (Le), arruolato in Polizia nel 1981 e assegnato al servizio scorte nel 1991 dopo essere stato in forza per alcuni anni alla squadra mobile. Lascia la moglie e due figli.

Vito Schifani 27 anni di Palermo, arruolato dal 1989 e assegnato al reparto scorte nel dicembre del 1991. Lascia la moglie e un figlio di pochi mesi. Rocco Dicillo 30 anni di Triggiano (Ba). Diplomato in chimica industriale e arruolato dal 1988. Aveva partecipato ad un corso speciale ad Abbasanta in Sardegna. La ricomposizione e l'identificazione dei loro corpi, estratti dopo un lungo lavoro dei vigili del fuoco, è stata uno degli aspetti più difficili e penosi. Subito dopo l'attentato l'autostrada sembrava il "cratere di un vulcano" e nelle prime comunicazioni radio, Falcone veniva indicato con l'iniziale "Foxtrot", con la sigla "Monza 500" e con la qualifica di "nota personalità". Altri tre poliziotti si trovavano sull'auto che chiudeva la scorta e sono scampati alla strage. Questi i loro nomi: Paolo Capuzzo, Gaspare Cervello e Angelo Corbo." (Fonte Polizia di Stato).

A trent'anni dalla strage di Capaci, si invita ad una profonda riflessione condivisa con le studentesse e con gli studenti, anche più piccoli, non solo in occasione di questa giornata in cui ricorre l'anniversario della strage che ha inciso così profondamente sulla storia dell’Italia repubblicana e sulle coscienze di tutti.

Si ritiene utile dedicare, in ogni classe, tempo per visionare il seguente documentario che la RAI, in coproduzione con Indigo Stories, ha realizzato, presentando un ritratto inedito e privato del giudice palermitano, Giovanni Falcone, che prende corpo e si compone attraverso le parole di chi ha vissuto ed è cresciuto con lui.

https://www.raiplay.it/dirette/rai3/Chiedi-chi-era-Giovanni-Falcone-fc6474d0-f954-4251-af7d-0e6be0b18ec8.html

Certa dell'attenzione che ciascun Docente-Educatore saprà riservare ad una delle più tristi pagine della storia contemporanea per ricavarne lezione e monito soprattutto per i giovani Calabresi, si saluta cordialmente.

Il Dirigente scolastico

Eleonora Rombolà